Un filmato mette a confronto i suoni del penultimo e dell’ultimo sistema operativo di casa Microsoft: in effetti, a parte apertura e chiusura; non è cambiato gran che…
video di Stevetures
Un filmato mette a confronto i suoni del penultimo e dell’ultimo sistema operativo di casa Microsoft: in effetti, a parte apertura e chiusura; non è cambiato gran che…
video di Stevetures
Il primo dei due che ha ancora il monitor da 7″ e HD da 4 GB, ha però Windows XP Home preinstallato al contrario del predecessore con Linux, ed uscirà in Italia a maggio al prezzo di 329 €. Il secondo e più appetibile visto il monitor da 8,9″ con risoluzione da 1024 X 600 e l’hard disk decisamente più ampio uscirà più tardi del previsto ma ragionevolmente entro l’estate, ed avrà un costo di 399 €; ce ne sarà una versione con Windows XP ed HD da 4+8 GB ed una con Linux e 4+12 GB di HD, in cui il disco aggiuntivo sarà di tipo mini PCI Express e quindi sostituibile. Intanto eccovi un filmato relativo alle prestazioni del modello 701.
da Geekissimo
Stile Grunge
Scrittura a mano
Font famosi
Tecnologici
Stile Unico
Reali e medievali
Grassetto
Semplici e puliti
Semplici ma belli
Windows 2.10
Windows 2.1 rilasciato ufficialmente il 27 Maggio 1988.
Curiosità: La versione 2.10 fu rilasciata appositamente per avvantaggiare i processori Intel 286.
Windows 2000 Server/Advanced Server
Windows XP
Windows XP lanciato il 25 Ottobre 2001.
Curiosità: E stato il primo sistema operativo prodotto da Microsoft basato sul kernel e architettura Windows NT. Qui sotto le richieste minime per XP Home e Professional (non quelle raccomandate).
Windows Vista rilasciato al pubblico il 30 Gennaio 2007. Qui sotto le richieste “Vista Capable” e “Vista Premium Ready”.
Curiosità: proprio le richieste hardware di Vista sono state oggetto di forti critiche.
Vista Capable
Vista Premium Ready
Disclaimer: Ho letto di una guida passo passo, testuale, su Geekisismo che poi l’ha presa da un altro sito, allora mi sono detto: beh: vLite lo so usare anche io e ’sta procedura è identica per tutti, e così ho creato questa guida corredata da comodi screenshot per voi ! Enjoy!
Sappiate che questa guida è alla portata di qualsiasi utente, purche sappia di cosa stiamo parlando. Come sempre le domande eventualmente poste nei commenti riceveranno risposta direttamente aggiornando questo stesso articolo. Non esistate a porle, aiuterete anche altri.
Cercheremo di creare un DVD di installazione di Vista con già integrato il Service Pack 1, il che ora che c’è vLite è una vera passeggiata. Occorre solo leggere poche righe seguenti e qualche oretta del vostro tempo (direi un paio, compresa la verifica)
Nota 1: Il nostro lettore ‘Senato’ ci ricorda che “Microsoft ha raccomandato di non provare a integrare il service pack 1, potreste incorrere in problemi con i futuri aggiornamenti”. Aggiungo solo che per la precisione MS ha detto di integrare il Sp1 solo su immagini WIM tramite revere integration. Il lavoro svolto da vLite è concettualmente molto diverso ma il risultato non cambia. Certo che sarà il tempo a dirci se è perfetto al 100% come io sono convinto che sia
Materiale Occorrente:
Scaricate ed installate vLite 1.6 RC
Nota 2: il nostro lettore Brusadel testimonia qunato segue “fatto, è andato tutto a buon fine, l’iso l’ha creata, l’ho installato su una macchina virtuale e funziona, e fa anche gli aggiornamenti. adesso lo metterò anche sulla macchina reale.”
Inoltre ci avvisa di una cosa che personalmente non conoscevo, grazie ! “p.s. l’unica cosa è che vLite va eseguito da Vista, altrimenti da XP crasha, difatti qua al lavoro ho dovuto creare una macchina virtuale con vista e creare l’immgine da li :-P”
Inserite il DVD di Vista nel vostro lettore DVD
Create sul disco fisso (in una unità dove ci siano almeno 10 GIGA liberi . . . ) una cartella vuota, per esempio E:\DVD_VISTA
Avviate vLite e dal menù Language scegliete Italian, se ancora non lo avete fatto. (Come sempre cliccando sulle immagini potrete vederle ingrandite, quindi cliccate sul tasto ‘Indietro’ del browser per ritornare a questa guida)
Cliccate sul tasto Esplora e selezionate l’unità DVD dove avete già inserito il DVD di Vista.
Alla comparsa di questa messagebox selezionate la cartella vuota creata all’inizio, nel’esempio è E:\DVD_VISTA, forse sul vostro pc sarà in C: o in D:
Ora Vista copier i quasi 2,5 GB del DVD dentro la cartella da voi selezionata.
In alternativa avreste potuto creare una cartella vuota, copiarci dentro l’intero DVD di Vista per conto vostro, quindi dare in pasto a vLite la cartella da voi riempita invece del DVD. Il risultato non cambia di una virgola.
Ora prendete il primo caffè, su un pc lentino occorrono anche 20 minuti, e il mio pc è lentissimo, come i nostri lettori san bene
Al termine della copia vi verrà chiesto di selezionare l’edizione di Vista che avete di certo legalmente acquistato.
NOTA BENE: a fine integrazione, il DVD che otterrete sarà in grado di installare SOLO ED ESCLUSIVAMENTE l’edizione da voi selezionata in questo momento. Se avete acquistato una Home Premium NON provate a selezionare ‘Ultimate’ perchè il DVD non vi potrà installare la Home Premium e il seriale in vostro possesso va bene solo per una specifica edizione.
Ora dalla scheda Operazioni da eseguire selezionate lo slipstreaming e ISO Bootable (Avviabile). Al massimo concedetevi il lusso dell’installazione non assistita, ovvero del tutto automatizzato, ma solo se sapete cosa vuol dire. Per nessuna ragione inserite tweak o rimuovete dei componenti prima dell’esecuzione dello slipstream, non fatelo, pena: il DVD risultante non si installerà.
Come vedrete la scheda Slipstream è ora abilitata.
Ci clicchiamo su e premiamo il tasto seleziona dentro questa. ci viene chiesto di identificare il malloppone, ovvero il file unico da 544 MB che contiene il Service Pack 1 (il file si chiama Windows6.0-KB936330-X86-wave1.exe, ma se lo avete rinominato non muore nessuno). A questo punto vLite inizierà la fase di integrazione e per un po’ non vi chiederà nulla.
Prendete un secondo caffè.
Anche se vLite non da nessun aiuto visivo non si è di certo bloccato. Abbiate fede e lasciatelo lavorare. gli autori di vLite hanno già espresso il loro desiderio di inserire barre di progressione o cose simili nella prossima versione di vLite, anche perchè io ora sto lavorando con una R.C. (ovvero Release Candidate, che potrebbe essere definitiva, ma non è detto)
Veniamo avvisati difatti che la cosa potrebbe anche durare 90 minuti. Ci consiglia vLite anche di disabilitare la protezione residente del nostro antivirus. Vedete voi se farlo o meno, la mia idea è scollegatevi da internet e chiudete l’antivirus. In questo modo si evita che ogni file mosso, creato, modificato, od altro (dipende dal vostro antivirus) venga scansionato prima di permetterne l’utilizzo. Potte immaginare che questo rallenti la cosa, dato che stiamo parlando di 544 MB di file compressi…
Quando vi dirà Sto salvando le modifiche sarete vicini alla meta. Beh, altri 10 minuti insomma. Poi arriverà finalmente questo momento:
Finalmente Avanti, ora che è cliccabile.
Se avete scelto di farlo, inserite le informazioni di preinstallazione, seriale, utente, password admin, E SOPRATTUTTO la configurazione ‘Regionale’, ovvero fuso orario, formato date e numeri, etc.. A questo punto sarà necessario scegliere di Applicare i cambiamenti, cliccando sul pulsante Applica, dopo di che dovrete sceglire se fare un rebuild di vista solo per la versione scelta, ed è meglio che sia così, o per tutte. Quindi procedete.
In questo caso e solo in questo caso, otterrete qualcosa simile a questo
E quel qualcos vi richiederà altri 5 minuti (e un altro caffè?)
Al termine, oppure siete finiti diretti qui se non avete scelto di inserire le info di preinstallazione, è ora di creare la iso, oppure di masterizzare. Come vedete, io preferisco creare un iso, così la verificherò su macchina virtuale.
Questa fase dura pochi secondi persino sul mio vecchio rottame…. Al termine, il pulsante Finito sarà abilitato e possiamo festeggiare
Questo sarà oggetto del post di domani !
1. Io ho un computer della hp con vista preinstallato, poi ho masterizzato i dischi per formattarlo e reinstallare vista. Non posso ricavare da essi la versione originale di vista per poi poterci integrare il service pack 1 ?
No, non è possibile. Aggiungo che se avete portatili prepartizionati non potete in genere neppure creare una terza partizione per l’altro Vista. E comunque vi servirebbe un sistema operativo pagato non come oem, perchè il vostro dvd di ripristino NON consente di installare Vista. Spiacenti
Scopo: eseguire Windows Vista da una ISO (immagine del DVD su file) dentro ad una macchina virtuale.
Motivazione: se avete Xp, potete visionare Vista coi vostri occhi. Oppure, potete sperimentare se l’integrazione del Service Pack 1 è andata a buon fine.
Materiale occorrente: Il Dvd di Vista, o una sua ISO, e Innotek VirtualBox, che si scarica gratis dal sito ufficiale. (Il sito è in inglese, ma il software in italiano ed è pure di libero utilizzo). Il software pesa solo 17,38 MB
Se non avete la ISO: Nessun problema: avrete un DVD, no? VirtualBox può usare direttamente il DVD fisico dentro la macchina virtuale, dopo vedremo come, per cui non è un problema
NB: per virtualizzare vista, che da solo richiede minimo 512 MB vi occorrono almeno 1 GB di RAM. Non provateci se ne avete solo 512, non funzionerà mai
Una volta installato il nostro prode VirtualBox, avviatelo
Normalmente lo trovereste vuoto, nell’immagine come vedete c’è il mio VirtualBox, con già due ambienti virtuali creati per un Xp e u Ubuntu Linux.
Ora con voi creerò passo passo l’ambiente di esecuzione per Windows Vista, da ISO o da DVD
Clicchiamo sul pulsante ‘Nuova’ dando così il via alla procedura guidata per la creazione di una nuova macchina virtuale. Alla prima schermata premete Successivo, quindi date un nome di fantasia alla vostra macchina virtuale (per intenderci è il nome che comprare sulla colonna di sinistra, vedi l’immagine precdente, nella finestra principale) e Scegliete come sistema, ovviamente, Vista.
Premete Successivo. Come dimensione della memoria di base impostiamogli 512 MB poi premiamo di nuovo Successivo.
La schermata successiva serve per creare un hard disk virtuale. Clicchiamo su Nuovo….
e verrà avviata una nuova wizard, o procedura guidata. Dopo aver premuto Successivo ad inizio procedura, ci viene chiesto se l’HDD deve essere dinamico o fisso e viene spiegaa la differenza: praticamente se è fisso viene creato un file sul vostro disco fisso reale della dimensione iniziale pari a quella impostata da voi nel passo successivo, altrimenti viene inizialmente creato di pochi MB e quindi VB provvedrà da solo ad allargarlo secondo bisogno. Non ci sono grandi differenze prestazionali, difatti io scelgo sempre Dinamico. Voi fate come volete!
Nella finestra successiva dobbiamo scegliere nome e posizione sul nostro disco fisso di questo HDD virtuale, nonchè la sua dimensione. Mettiamogli 10-15-20 GB e stiamo tranquilli. Premiamo Termina per ritornare alla prima procedura guidata, dove ora sarà già selezionato l’HDD da noi appena creato.
Ora premiamo un ultima volta Successivo e quindi Termina. E siamo quasi pronti per eseguire l’installazione ! Difatti nella finestra principale è ora comparsa la nostra nuova macchina virtuale, col nome, scelto da me, di Vista Sp1 (perchè ieri vi ho insegnato come integrare su ISO il Sp1 di Vista e oggi voglio provarlo con voi)
Cliccando sulla voce ‘Vista Sp1′, vedrete a destra le caratteristiche del ‘finto’ pc che andrà ad eseguire Vista. Come potete notare, ora come ora non ha una unità CD/DVD montata.
Clicchiamo sulla scritta blu CD/DVD-ROM , nella finestra che si apre abilitiamo l’opzione Monta lettore CD/DVD (che in realtà fa anche da masterizzatore, ma questo è un altro discorso…). Infine selezioniamo la letterà corrispondente all’unità del nostro pc reale dove abbiamo inserito il disco DVD di Vista, quindi diamo un bell’Ok
In questo caso clicchiamo sempre su CD/DVD-ROM nella finestra principale, però come opzione scegliamo File Immagine ISO. Nella casella di testo dobbiamo impostare il percorso del file ISO da virtualizzare (e che verà trattato come un DVD fisico dalla macchina virtuale).
Cliccado sul pulsante Sfoglia si apre il gestore dischi di Virtual Box. Questa finestra raccoglie e collega alle rispettive macchine virtuali sia i dischi fisssi virtuali che unità floppy e unità Dvd (o meglio: immagini floppy e immagini Cd/DVD)
Avendo selezionato la scheda Immagini CD/DVD, clicchiamo su Aggiungi e quindi andiamo a cercare sul nostro disco il file ISO in questione.
Di primo acchito questo sistema di gestione vi sembrerà inutile o pesante. Ma vi assicuro che avere questi ’segnalibri’ o ‘immagini preferite’ che dir si voglia fa comodo quando usate spesso le machcine virtuali. In un paio di click passate da un CD ad un altro senza doverlo tutte le volte ricercare sul disco. Inoltre ogni disco fisso e ogni immagine possono essere usati su più macchine virtuali. Certo, non avviandole contemporaneamente.
Quella che vedete selezionata qui è la ISO di Windows Vista Ultimate con tanto di Service Pack 1 integrato. (Vedi il post di ieri…., dai dacci una occhiata..)
Premiamo prima Seleziona poi Ok e siamo allo stesso punto che si arrivava al termine dello step 2b.
Cioè siamo…
Tornati alla finestra principale cliccate, se non è selezionata, sulla voce corrispondente alla machcina virtuale che volete eseguire, e quindi premete il pulsantone ‘Avvia’.
Per prima cosa assisteremo ad un boot screen, virtual ovviamente, ma simile ad un boot del bios di una macchina fisica.
Dopo di che verrà il sistema rileverà che il DVD virtuale è avviabile e lancerà l’installazione di Windows Vista !
Non aspettatevi prestazioni esaltanti da un sistema virtualizzato, a meno che non gli abbiate dato 1 Giga di Ram solo per lui e il vostro pc reale sia un certo pezzo di computer. Inoltre, nel caso specifico di Windows Vista, non sarà possibile avere l’interfaccia Aero Glass, ma solo la Basic (cioè nera, tonda ma non trasparente, per intenderci)
Da ora in poi potete fare alla vostra macchina virtuale quello che volete.
Mi raccomando, portate a termine l’installazione, molto rapida in ambiente virtuale tra l’altro.
Per spegnere la macchina usate la solita procedura, Start -> Arresta il sistema, altrimenti perderete tutto!
Se chiudete a forza la finestra della macchina virtuale vi verrà chiesto se spegnere la macchina a forza (nessuna modifica fatta sarà conservata, se inviare un segnale ACPI di spegnimento, tipo il cricchetto sul tasto di accensione di un pc reale, o se salvare lo stato della macchina, praticamente una ibernazione, ma sicurissima e potete farla anche a metà installazione o durante operazioni molto complesse)
Enjoy !
PS: per verificare se il vostro Sp1 si è installato, a parte verificare se ci sono o meno errori di installazione, andate nel Pannello di Controllo -> Sistema e vedrete che il vostro Vista si vanterà di avere il Service Pack 1 installato.
Un altro scenario è installare Vista puro e vedere come funziona l’installazione del Service Pack 1 eseguendone l’installazione dentro l’ambiente virtuale. zero rischi, insomma.
Negli ultimi giorni è balzato agli occhi di giornalisti, blogger e appassionati il progetto andLinux, che permette di utilizzare un completo sistema Ubuntu Linux all’interno di Windows senza ricorrere all’emulazione, con netti vantaggi prestazionali.
Il trucco sta tutto, o quasi, nel cuore del sistema, ovvero nel progetto coLinux (Cooperative Linux), un port del kernel Linux su piattaforma Win32. Il kernel Linux non è altro che un programma e quando è in esecuzione non è altro che un processo, anche se con caratteristiche speciali. Partendo da questo, gli sviluppatori di coLinux hanno adattato il kernel scritto da Linus Torvalds in modo da farlo funzionare come un servizio Win32.
Il resto della magia di andLinux è ottenuto tramite l’emulazione dei dispositivi hardware principali: per l’audio si è ricordi all’ormai celebre Pulse Audio, mentre la GUI viene fatta funzionare agganciandola ad un server X nativo per Windows, in questo caso XMing. Gli applicativi hanno inoltre accesso alla rete e a Internet, da cui si possono scaricare e installare programmi aggiuntivi tramite il canonico apt-get (pensavate forse potesse mancare?).
andLinux inoltre fornisce un elevato grado di integrazione con l’interfaccia di Windows, soprattutto quando si utilizzano applicativi KDE: è possibile associare i tipi di file alle applicazioni Linux, aprendo ad esempio i file di testo con Kate, e inoltre i programmi Linux utilizzano correttamente l’area di notifica di Windows.
Le applicazioni dei due mondi possono anche condividere la clipboard del copia-e-incolla, mentre per l’utilizzo delle stampanti bisognerà attendere la prossima release. Altra piccola grande assente è la multiutenza: tutti gli applicativi di andLinux infatti girano con i privilegi del servizio coLinux, indipendentemente dall’utente. Pertanto è sconsigliato utilizzare andLinux su macchine che non siano strettamente singolo utente.
A tutti gli utenti Windows che volessero provare andLinux, al momento in versione Beta 1 RC6, non resta altro che scegliere tra il gusto KDE da 665MB da scaricare e 4,5GB da occupare, oppure il più leggero XFCE con un download di poco inferiore ai 150MB che va ad occupare solo 2,5GB. Pochi gli accorgimenti da seguire: almeno 192MB di RAM (ma è sempre meglio abbondare), un file system formattato NTFS (niente FAT32) e, almeno per ora, un sistema Windows 2000, XP o Vista a 32 bit.
Questa volta davvero non ci sono più scuse per non usare il pinguino.